Salsiccia Fuorilegge

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Salsiccia fuorilegge

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Una foto della Salciccia Fuorilegge

Dopo aver letto il titolo dell’articolo incuriosito ho continuato la lettera per scoprire l’ultima sulla Salsiccia fuorilegge.

Come al solito niente chiaro e preciso ma solo supposizioni e nessuna spiegazione utile al consumatore per scegliere una Salsiccia sana, un Salume o un Insaccato sicuro.

Dopo la lettura dell’articolo cerco di fare chiarezza in merito.

L’articolo, Titolo:

Salsiccia Fuorilegge

il Ministero della Salute dichiara guerra al sale.

Addio alla tradizionale Salsiccia Umbra, ma anche ai Salumi.

In nome della salute cambia tutto per la tradizione enogastronomica italiana:

via pepe, sale e taglio netto ai grassi che favoriscono infarto, ictus e tumori.

Chiamatela la Salsiccia della salute anche se in questa maniera si tende ad uccidere una tradizione enogastronomica millenaria.

La vicenda, per quanto possa sembrare grottesca, è maledettamente seria.

Infatti, è partita una campagna per limitare l’uso del sale (ma anche pepe e tagli grassi).

Nei nostri Salumi e in particolare nella saporitissima Salsiccia made in Umbria.

In prima linea la Usl Umbria 1 con il Centro Studi Nutrizione Umana (Ce.S.N.U) con tanto di patrocinio dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

E’ dimostrato che il sale da cucina (o cloruro di sodio) favorisce l’aumento della pressione arteriosa.

Principale causa di infarto e ictus, calcolosi renale, osteoporosi e alcuni tumori (in particolare quello allo stomaco).

Insomma patologie serissime e riscontrate in casi sempre più crescenti in Umbria.

L’iniziativa, partita dall’Alto Chiascio come riporta la cronaca di Perugia Today grazie alla collaborazione di alcune aziende locali, è partita la produzione di Salumi caratterizzati da:

Riduzione del 35% della quantità di sale, uso esclusivo di sale iodato per contrastare le patologie tiroidee.

Aromatizzazione che privilegia il finocchio e il peperoncino a scapito del pepe, utilizzo di tagli magri (con diminuzione dell’apporto calorico e dei grassi saturi) e assoluta assenza di conservanti.

Per i puristi umbri un colpo al cuore: finocchietto e peperoncino sono spezie utilizzate in altre regioni per la produzione degli insaccati.

“La strategia adottata a livello nazionale – sottolinea il coordinatore del progetto Guido Monacelli, medico nutrizionista della USL Umbria 1 e presidente regionale ADI –

Questa strategia avrebbe tuttavia una limitata efficacia in regioni come l’Umbria, dove il pane è storicamente ‘sciapo’.

Prevale invece il consumo di altri alimenti tipici della tradizione e della gastronomia regionale ad alto contenuto di sale.

Per questo si è deciso di intervenire sulla produzione di salumi ed anche di formaggi (quest’ultimi ancora in fase sperimentale),

Con la convinzione di poter ribaltare il luogo comune secondo cui il prodotto tipico è buono ma fa male”.

Le considerazione in merito nell’articolo;

Non si specifica ne la quantità di ingrediente e ne dove e come  vengono utilizzati.

Base prima non usando conservanti già si diminuisce la quantità di sale presente perché i Nitriti e i Nitrati solo già composti da una miscela di sali.

Base seconda non in tutti gli insaccati si usa il pepe come spezia.

Noi usiamo 3 gr. di pepe in un Kg. di impasto di soppressata ottenuta con carne magra di prosciutto e lombo(lonza) e al massimo 20 gr. di sale per kg di prodotto

Mentre nella Salsiccia è denominata tale se è fresca mentre Salame se è stagionata)

Usiamo 20 gr. di sale e 3/5 gr. finocchio selvatico oppure 15 gr. di sale e 5 gr. di polvere di peperone o di peperoncini a seconda se è dolce o piccante 3/5 gr. in un Kg. di impasto.

In alternativa al posto finocchio selvatico si utilizza il coriandolo in quel caso non si usa la polvere di peperoncino perché il coriandolo è già di per se piccante e antiossidante.

Il discorso è un poco diverso per i Salumi che prima di stagionare vengono messi in salamoia con aromi vari per alcuni giorni.

Dopo il periodo di salamoia vengono lavati e messi a stagionare cospargendoli di aromi naturali.

La quantità di grasso di pende molto per esempio nella Salsiccia usiamo intorno al 20% per Kg. di prodotto e durante la cottura una % viene eliminato.

Mentre per il Salame usiamo il 10% se la carne è molto magra mentre non ne usiamo se già nella carne c’è infiltrazione di grasso.

All’impasto della  soppressata che è ottenuta con carne di Prosciutto e Lombo(Lonza).

Sono pezzi anatomici molto magri e si aggiunge dal 10/15 % di lardo a pezzettini volendo quando si  consuma si possono escludere come anche i granelli di pepe interi usato come spezia.

Il Problema sono i conservanti che vengono usati non per conservare ma per trasformare  carne di scarsa qualità proveniente da allevamenti intensivi e con carica batterica alta.

Spero di aver fatto un poco di chiarezza per altri chiarimento nel blog d’informazioni per una sana e corretta alimentazione trovi le risposte:

http://wwwfiordisalumi.blogspot.it

Oppure mandami una mail a Nandino all’indirizzo email:

nandino@solocibigenuini.com

Il negozio dei contadini:

http://www.salumionline.ecwid.com

 

 
 

Perché Olio Extravergine di oliva biologico

Ciao ho voluto riprendere questo articolo sull’ Olio Extravergine di oliva biologico perché ritengo che sia in sintonia con quello che penso.

La chiarezza dovrebbe sempre emergere per non creare confusione al consumatore.

 

Il problema dell’Olio Extravergine di oliva biologico, non è la Tunisia ma i consumatori italiani

Sull’olio di oliva molti parlano, pochi si informano veramente.

Proviamo a capire il mercato dell’olio ma soprattutto chiediamoci quanto siamo disposti a pagare per ciò che mangiamo

Moltissime sono state le dichiarazioni nelle ultime settimane riguardo l’olio di oliva in Italia.

Bisogna mettere un po’ di ordine, affinché il consumatore abbia tutte le informazioni per poter scegliere “senza trucco e senza inganno” come nutrirsi quando si siede a tavola.

Partiamo da un presupposto fondamentale:

l’Italia, per sua natura è un paese importatore di Olio di Oliva

Compra olio da paesi europei e extra-europei e poi lo confeziona e lo mette sul mercato come blend, ovvero come miscele di oli.

Un po’ di numeri fondamentali.

La campagna olivicola 2014/15, è stata a dir poco disastrosa: dove non è arrivata la xylella, è arrivata la mosca olearia, senza dimenticarsi anche il fattore climatico che non è stato di aiuto.

Sarà bene quindi prendere in considerazione la campagna 2013/14 per avere dei dati che possano dare un’idea più realistica e costante.

Nella campagna 2013/14, abbiamo avuto una produzione di Olio extravergine di di oliva di 461.000 tonnellate, ma ne abbiamo importate 629.000 ed esportate 376.000 (Fonte: Ismea)

L’Ismea calcola che il consumo nazionale di olio extravergine di oliva sia di 662.000 tonnellate, questo significa che l’Italia non è autosufficiente, ma ha bisogno di importare olio di oliva dall’estero.

da dove arriva l’olio di oliva che importiamo?

Il mercato spagnolo è sicuramente la nostra prima fonte di approvvigionamento (558.000 tonnellate nel 2014), seguita dalla Grecia (55.000 t) e dalla Tunisia (25.000 t) (Fonte: Ismea)

Dove esportiamo il nostro olio di Oliva?

I principali paesi sono Stai Uniti (118.000 t), Germania (43.900 t), Giappone (25.500 t), Canada (26.000 t) e i nostri cugini francesi (33.000 t).

A questi dati si deve aggiungere l’importazione senza dazi di 35.000 tonnellate di olio di Oliva dalla Tunisia (in tutta l’UE), che si aggiungono alle 57.000 tonnellate già presenti, andando a formare un totale di 92.000 tonnellate di olio tunisino che entrano nel mercato europeo a dazio 0.

Calcolando che stiamo parlando di importazione su tutto il territorio europeo, l’Olio EXtravergine di Oliva tunisino che arriva in Italia è una percentuale irrisoria.

La polemica sulla tanto vituperata invasione dell’olio tunisino sulle nostre tavole, non ha molta ragion d’essere:

Sì, perché a guardare bene i numeri non è esattamente della Tunisia che il mercato italiano dovrebbe aver timore, ammesso che di timore si possa parlare.

Quello che si deve superare quindi non è un problema di invasione, ma un problema culturale italiano.

In Italia infatti siamo convinti che l’olio tunisino sia di minore qualità rispetto a quello italiano o allo stesso spagnolo, che importiamo già ora in gran quantità.

Ma questo non corrisponde al vero.

L’olio di Oliva, come tutti i prodotti, non è uno solo e non ha una fascia di prezzo sola.

Come per il vino dove si va dal vino in cartone fino al super Tuscan, anche per l’olio di oliva si va da quello di medio-bassa qualità fino al Dop e a quello biologico

Ogni tipologia ha il suo prezzo, ed è il consumatore che deve informarsi e capire quanto è disposto a pagare per un determinato prodotto.

Ecco, il prezzo: bisogna affrontare anche questo elemento perché alla fine è il costo dell’olio che fa la differenza qualità-prezzo.

Per capire meglio quanto le differenze non siano così marcate, qui di seguito alcuni dati aggiornati ad inizio marzo 2016, espressi in €/KG e raccolti dal sito di Ismea Servizi.
Prezzi olio di oliva italiano:

Schermata 2016 03 15 Alle 11

Prezzi olio di oliva di importazione:

Schermata 2016 03 15 Alle 11

 

Perché aggiungere solfiti nei Vini.

Vini biologici

Solo Vini Genuini

Vini senza solfiti aggiunti è possibile?

A cosa servono i solfiti aggiunti nei Vini?

L’enologia corrente ritiene indispensabile l’impiego dell’anidride solforosa perché consente di mantenere sotto controllo lo stato microbico e ossidativo del mosto-vino con relativa facilità e contenendo al minimo le spese.

L’IMPIEGO DI FUMI  di anidride solforosa, prodotto dalla combustione di zolfo per risanare i tini è una pratica molto antica.

Il suo utilizzo in vinificazione, invece, risale al periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale e si è diffuso enormemente nonostante gli evidenti rischi per la salute.

La FDA (Food and Drug Administration) statunitense ne ha proibito l’uso sui cibi da consumare freschi e la Svizzera e l’Australia hanno vietato l’impiego

In effetti, oltre che in vinificazione, i solfiti vengono usati in moltissimi alimenti:

Baccalà, gamberi, crostacei freschi o congelati, frutta secca, prodotti sottaceto e sottolio, marmellate, etc.

Proprio per questo, la dose giornaliera ammissibile di anidride solforosa per l’uomo stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità viene spesso superata con facilità, anche da un bevitore moderato.

Vini Senza solfiti Aggiunti, impossibile?

No è Possibile

Meglio biologico

Ecco perché alcuni disciplinari di agricoltura biologica  hanno dimezzato i limiti di legge consentiti per i vini convenzionali.

Alcuni viticoltori più sensibili e coraggiosi oggi vinificano senza aggiunta di SO2(anidride solforosa).

Per fare questo è necessario programmare la vinificazione sin dal vigneto tornando ad una vigna senza chimica e meno tecnologica in modo da ottenere vini unici, inimitabili.

La coltivazione deve essere biologica o biodinamica, rispettosa della zona del vitigno, evitando forzature come irrigazione, concimazioni chimiche e antiparassitari sistemici che tendono a stimolare la produzione quantitativa della pianta a scapito di quella qualitativa.

Vino buono in corpore sano!

In questo modo il vino acquista valore anche come integratore alimentare e si può inserire nella dietetica clinica perché vengono esaltate le proprietà medicamentose dell’uva.

Questi vini senza solfiti aggiunti SO2 sono più ricchi di antiossidanti, come i poli-fenoli e in modo particolare di Resveratrolo, dalle note proprietà anti-cancerogene.

Questo antiossidante, ritenuto una vera e propria fonte di giovinezza, in verità è stato trovato essere attivo nel ridurre il colesterolo LDL, o cattivo, prevenire le malattie cardiache e cardiovascolari, e anche il cancro.

Altri benefici, oltre al effetto  anti-invecchiamento sarebbero un’azione benefica contro l’infiammazione organica e nel controllo del metabolismo.

Ma come fa il Resveratrolo a essere così benefico, come una sorta di tutto fare?

A dare finalmente una risposta sarebbero stati i ricercatori dell’Università della Florida – The Scripps Research Institute (TSRI), che hanno identificato una delle vie molecolari che il Resveratrolo utilizza per produrre la sua azione benefica.

Un vino che oltre ad essere piacevole al gusto, dà forza e coraggio per affrontare gli eventi della vita, vivo e ricco di energia vitale.

Un Vino ottenute da uve sane che non contengono chimica e che vengono vinificate utilizzando il minimo indispensabile di solfiti non fa venire il mal di testo e bruciori di stomaco.

Vuoi sapere quello che Bevi?

Leggi l’etichetta solo così puoi capire se un vino è Genuino o meno.

Noi siamo per la Qualità non siamo interessati alla quantità a discapito della Qualità.

Scopri i Nostri Vini Genuini prodotti  con uve da vino coltivate con metodo d’agricoltura biologica e ottenuti direttamente nella cantina aziendale.

Solo Vini Genuini

Solo Vini Genuini

Prevenire è Meglio che Curare

 

Il mio motto:Prevenire è Meglio che Curare.

Molti di noi purtroppo siamo stati testimoni di eventi spiacevoli e dolorosi accaduti a qualcuno dei nostri cari. Siano essi familiari o amici poco importa perché di fronte alle malattie già conclamate e quindi inguaribile restiamo impotenti.

Questo succede quando non c’è prevenzione quando ci nutriamo.

Mi piace fare una citazione che sentivo ripetere dai nonni,loro affermavano che se un bambino non mette la mano sul fuoco e si scotta non saprà rendersi conto che il fuoco scotta.

Il medesimo paragone deve essere utile per quanto riguarda la Salute perché è ben chiaro da quello che ci dicono gli addetti ai lavori che il 70% delle malattie sono causate da una cattiva alimentazione.

Un’alimentazione scarsamente bilanciata nelle quantità e di scarsa qualità.

Certamente l’abuso nel mangiare reca qualche scompenso ma non è la causa di malattie gravi.

Quello che causa grossi problemi e quindi malattie gravi è la scarsa qualità dei cibi e i vari additivi contenuti nel loro interno(60.000 e più fra conservanti,coloranti,acidificanti,dolcificanti,ecc.).

I quali oltre a camuffare la scarsa qualità dei cibi creano danni al nostro organismo.

Il nostro organismo è una macchina perfetta e va sempre curata nei minimi dettagli.

Le automobili (come la macchina del nostro organismo) periodicamente hanno bisogno di controlli e ogni tot km vanno sostituiti i filtri.

Mentre per il nostro organismo diciamo che è un poco più complicato reperire pezzi di ricambio.

Ecco allora la necessità di alimentarci in modo consapevole con cibi sani e genuini per non ammalare i filtri del nostro organismo(Reni,Fegato,Polmoni,Apparato digerente ,Pancreas, ecc.)che non funzionando al meglio potrebbero essere la causa di malattie.

Purtroppo l’alimentazione non viene associata ad uno stile di vita corretto atto a ottenere risultati positivi per la nostra Salute.

La situazione ci sfugge di mano sopratutto quando facciamo la spesa mettendo nel carrello prodotti che sono stati sponsorizzati dai nostri beniamini della TV.

Pubblicizzati da personaggi dello spettacolo e dello sport ai quali le industrie offrono loro compensi molti alti e magari sono inconsapevoli che stanno reclamando dei prodotti che sono di qualità o meno.

Per fortuna oggi ci viene incontro internet a darci una mano fornendoci consigli per difenderci da coloro i quali che per interessi  personali sono disposti a vendersi anche l’anima.

Molti utenti di internet che mi conoscono sanno che da anni cerco di dare informazioni utili ed esorto a leggere le etichette quando acquistiamo almeno per ridurre in parte i rischi.

Pensate se potessimo estrarre tutti gli additivi chimici contenuti nei cibi all’interno di un supermercato quel luogo diventerebbe una polveriera.

Per non parlare poi delle reazioni chimiche che avvengono nel nostro apparato digerente nel momento in cui si mescolano vari prodotti chimici assunti e la devastazione che provocano al nostro corpo.

Personalmente continuerò a combattere questa battaglia alla quale si dovrebbero associare principalmente i medici consigliando sana e corretta alimentazione e le istituzioni a promuovere nelle scuole la cultura del mangiar sano.

Nel frattempo voglio farti arrivare il messaggio che è quello di leggere con attenzione le etichette e di comprare cibi garantiti e di qualità perché risparmiare sulla Salute non ha senso.

La Salute è la nostra Vita e non ha Prezzo.

Se metterai in atto le raccomandazioni contenute in questo post sono sicuro di aver contribuito in qualche modo a migliorare il tuo stato di Salute.

Se dovessi decidere di nutrirti in modo consapevole io e altri produttori ti offriamo la possibilità di avere a disposizione prodotti garantiti di alta qualità che potrai ricevere  direttamente a casa.

Per saperne di più sui nostri prodotti clicca il link sotto:

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Buona e Lunga vita da Nandino e Company

 

 

Perché Salumi Senza Glutine.

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Spesse volte durante le fiere o  le degustazioni  che faccio per presentare i miei Salumi Senza Glutine spiego ai visitatori perché i miei Salumi sono senza Glutine,senza Conservanti (Nitriti e Nitrati) e senza Lattosio.

Mi viene chiesto come mai c’è il latte negli Salumi e Salami?

 La risposta per me è ovvia e scontata perché avendo le giuste conoscenze e competenze sono in grado di spiegare per quale motivo c’è il Glutine nei salumi e il perché.

Per chi  utilizza della carne di scarsa qualità è un percosso obbligato in quanto la stessa contiene molta acqua che ne impedisce la stagionatura.

Questo è il motivo principale per il quale viene usato il latte in polvere nell’impasto è perché il latte serve a far amalgamare la carne di scarsa qualità per farla stagionare.

Allora mi viene posta un’altra domanda:

Come mai la carne di scarsa qualità contiene più acqua?

Risposta:La carne contiene più acqua per vari fattori:

1°) Perché gli animali vengono macellati in tenera età massimo 7/8 mesi di vita 12/15 mesi quelli destinati alla produzione di prosciutti di  Parma o San Daniele

2°) Perché vengono allevati in ambienti chiusi dove vivono affollati, senza potersi muovere liberamente e respirano ammoniaca prodotta dalle loro urine

3°) L’uso di cortisoni,antibiotici e alimenti come le farine di carni per favorire una rapida crescita a discapito dell’animale e della qualità del prodotto finale.

Naturalmente come ribadisco in un altro post per la preparazione del latte in polvere si usa la farina di frumento(che a sua volta contiene glutine)di conseguenza troviamo il Glutine nei salumi  perché utilizzando Latte in polvere oltre al Lattosio c’è anche il Glutine.

In poche parole per ottenere dei Salumi che costano poco ma di scarso valore nutrizionale le industrie alimentari che producono salumi con carne di scarsa qualità o con alte cariche batteriche è l’unico modo per stagionare i salumi devono per forza usare dei Conservanti(Nitriti e Nitrati) Latte in polvere che contiene Glutine.

Se devi acquistare dei Salumi e vuoi preferire i fiordisalumionline ne sarò lieto ma quello che mi preme raccomandarti è di non consumare Salumi con Glutine e Conservanti perché non solo sono poco salutari e fanno male alla salute ma sono quelli che contribuiscono a far allevare i suini in modo intensivo.

Se l’articolo ti è stato utile aiutami a divulgarlo condividendolo sui social o lasciandomi un commento.

Grazie al prossimo articolo

Buona & lunga vita da Nandino

Salumi Genuini

I nostri salumi parlano da soli

 

 

Quando nel 2000 ho iniziato a produrre i miei primi salumi con la carne dei miei porci che allevavo e allevo allo stato semi-brado e secondo natura mi è venuto spontaneo chiamarli Salumi Nostrani Lucani perché ritenevo che oltre ad essere dei Salumi Genuini erano anche Nostrani cioè della mia azienda,del mio paese,dei miei luoghi, come quelli fatti in case anche se in quantità maggiore.

Dei Salumi Caserecci non industriali ma fatti alla nostra maniera come si usava e si usa nei nostri paesi della Lucania(Basilicata).

Poi mi sono reso conto osservando i salumi di altri produttori che i loro salumi portavano la stessa dicitura”Nostrani” ma che di nostrano non avevano un bel niente eccetto che erano o sono realizzati in salumifici situati sul nostro territorio con carne proveniente da chi sa dove e con l’ utilizzo di Conservanti,Latte in polvere e zuccheri(saccarosio e glucosio).

Allora decisi di chiamarli Fiordisalumi i Senza Conservanti. l’idea del Fior mi è venuta osservando i miei porci che in primavera nei pascoli si nutrivano e si nutrono anche dei fiori spontanei che nascono insieme alle erbe.

Senza conservanti perché appunto non usandoli sono Genuini,Caserecci,Nostrani ma non perché sono fatti in Basilicata ma perché sono prodotti o meglio tutta la produzione dall’allevamento alla lavorazione e trasformazione viene realizzata in Basilicata secondo le tradizione dei nostri paesi e le ricette tramandate dalle nostre Nonne e Mamme.

Per saperne di più visita il sito:

www.salumionline.it Continua a leggere

Non Tutti i Salumi e Salami fanno male?

Salve riporto questo articolo e alla fine lo commento per fare un po di chiarezza Perché non bisogna demonizzare degli  ottimi alimenti dando delle informazioni poco chiare.

Gli insaccati sono un ottimo alimento e gli italiani ne vanno matti, ma per non causare danni al nostro organismo devono essere assunti in quantità limitate. È quanto emerso da uno studio realizzato dal Karolinska Institutet di Stoccolma, secondo il quale il consumo quotidiano di 50 grammi di prodotti come salsiccia, prosciutto e simili aumenta del 19% il rischio di contrarre ilcancro al pancreas. Questo tipo di tumore è abbastanza raro e colpisce ogni anno 6.000 italiani, ma il tasso di mortalità è particolarmente elevato, in quanto i sintomi del cancro al pancreas iniziano a manifestarsi quando è ormai diffuso e ha attaccato anche altri organi. Per di più, la sopravvivenza a 5 anni è di circa il 5%. Per questi motivi l’unica arma per combattere davvero questo tipo di tumore è la prevenzione.

Cancro al pancreas: insaccati rischiosi per nitriti e nitrati

Il legame con il cancro al pancreas emerge, spiega Panorama, per le carni processate. I salumi sono più rischiosi in quanto contengono nitriti e nitrati, sostanze che formano le nitrosammine, cancerogeni molto potenti che appartengono alla classe 1A, che è la più alta. Il nitrito reagisce con le ammine e le ammidi secondarie, presenti sia nella carne e nei salumi sia nel corpo umano, dando N-nitrosammine e N-nitrosammidi (sostanze cancerogene).
E l’unico modo per evitare di correre questi rischi è evitare il consumo di carni lavorate, dato che nessuno studio è stato in grado di determinare una dose soglia sotto cui si può stare tranquilli. Il fondo mondiale per la ricerca sul cancro raccomanda appunto di evitare il consumo di carni processate.
Anna Villarini, nutrizionista dell’Istituto tumori di Milano, al fine di prevenire il cancro al pancreas e altri tipi di tumore con l’alimentazione consiglia di non consumare più di 500 grammi di carne a settimana e di mangiare cereali integrali, legumi, verdura e frutta ad ogni pasto.
Le statistiche sembrano confermare lo studio svedese: in regioni dove il consumo di insaccati è elevato, ad esempio in Umbria ed Emilia Romagna, l’incidenza di alcuni tumori, come quello allo stomaco, è più alta. Il problema si potrebbe risolvere mangiando insaccati che non contengono queste sostanze, ma, spiega Il Fatto Alimentare, “questi additivi sono indispensabili per evitare la germinazione delle spore di Clostridium botulino che potrebbero crescere“. Tuttavia, ha spiegato la dott.ssa Villarini, “esistono alcuni prosciutti Dop che sono privi di queste sostanze dannose“.
Se proprio non si vuol rinunciare a limitare al minimo il consumo di carne e salumi è importante mangiare molta verdura: un importante studio europeo denominato EPIC ha rilevato che chi mangia carne e molte verdure è esposto ad un rischio molto più basso rispetto a chi mangia solo carne. La verdura quindi, ha concluso la nutrizionista, “rappresenta un fattore di protezione. E per questo va mangiata in abbondanza“.

Ottimo articolo ma non è chiaro che non sono  i salumi e salami(insaccati) che fanno male o fanno ammalare ma bensì sono i vari conservanti in essi contenuti(in primis Nitriti e Nitrati) . Come ho ribadito più volte nei miei post d’informazioni i conservanti servono se si devono trasformare carni industriali provenienti da allevamenti intensivi o carni che hanno una carica batterica molto alta,mentre se si processano carni di qualità e fresche non c’è la necessità di usarli.Mangiare degli insaccati con conservanti non si ingeriscono solo Nitriti e Nitrati nel nostro organismo ma anche (cibo)di scarso valore nutrizionale.Consumando  Salumi e insaccati che non contengono Nitriti e Nitrati  si contribuisce a liberare i maiali dagli allevamenti intensivi e non si permettere la trasformazione di carni avariate in insaccati.Volevo far presente che anche alcune verdure contengono i nitriti e nitrati che anche se in forma naturale vanno a sommarsi a quelli artificiale,quindi sarebbe più opportuno mangiare degli agrumi in special modo i limoni che contengono molta vitamina( C )inibitore dei Nitrati.Il botulino si forma se c’è una carica batterica nelle carni che vengono trasformate.I prosciutti che vengono trasformati senza conservanti è  perché gli allevamenti rispettano alcuni disciplinari sia nell’alimentazione che nella gestione aziendale e in più vengono trasformati Freschi.Mentre i prosciutti che vendono a basso costo sono prosciutti di varie provenienze sono di  scarsa qualità e hanno cariche batteriche alte, costano pochissimo all’origine e con l’uso dei conservanti è possibile recuperarli.

La Salute non ha Prezzo.

Meglio Prevenire che Curare

Prodotti suini: siamo degni di potere scegliere

Un articolo pubblicato da Annamaria Pisapia

http://www.youtube.com/watch?v=UvaG7HmrV_8

Si sa che noi italiani qualche problema con l’osservanza delle regole ce l’abbiamo. Non tutti naturalmente, per carità, ma nel complesso nel nostro paese è diffusa la mentalità che se non ti controllano “puoi fare il furbo”. Questo vale nelle piccole come nelle grandi cose e rappresenta, a mio avviso, un’abitudine estremamente deplorevole- per usare un eufemismo. Quello che però mi rattrista di più è quando la non applicazione della legge viene per così dire istituzionalizzata, con connivenze da parte del “sistema”. Potrei citare numerosi e ben conosciuti esempi ma, dato il mio settore di competenza, mi riferirò ad un caso meno noto: quello della mancata applicazione della legislazione di protezione dei suini. Sto parlando della Direttiva 2008/120/CE recepita in Italia con il Decreto Legislativo 7 luglio 2011, n. 122.

Maiali, sì. Alcuni diranno: perché occuparsi dei maiali, quando ci sono altri ben più gravi problemi nel mondo e in Italia? Almeno per tre motivi: primo, perché le leggi vanno rispettate punto e basta. Secondo, perché i suini, al pari di tutti gli altri animali, sono esseri senzienti, capaci di provare gioia e dolore, frustrazione e appagamento. Se le leggi che li devono tutelare negli allevamenti non vengono applicate, questi animali soffrono e il loro benessere viene compromesso. Terzo: perché, chi nel nostro paese volesse acquistare carne di allevamenti più rispettosi del benessere dei suini e conformi alla normativa al momento non lo può fare, a meno che non vada a cercare prodotti di nicchia difficili da reperire. Il cittadino/consumatore deve potere avere la libertà di scegliere cosa mangiare, no?

http://www.salumionline.it/?page_id=1048

La situazione è seria, perché, che i maiali siano allevati in barba alla legge e la stragrande maggioranza di loro abbia la coda mozzata e nemmeno un filo di paglia, lo sanno tutti nel settore, inclusi quelli che dovrebbero controllare e vegliare sul rispetto della normativa- a cominciare dalla politica. E qui è la parte più grave a mio parere: non mi stupisce tanto che gli allevatori non facciano quello che dovrebbero fare, ma è una vera e propria vergogna che la politica e gli organi preposti al controllo non sanzionino, facendo applicare la legge.

La legge infatti prevede che i suini debbano avere a disposizione materiali che, come la paglia, “arricchiscono” l’ambiente, consentendo loro di esprimere il naturale comportamento esplorativo. I maiali sono infatti animali intelligenti e curiosi, che passano gran parte del loro tempo grufolando.

Ma la paglia non viene usata per nulla negli allevamenti italiani. Questo ha una ripercussione cruciale sul benessere degli animali, che, non disponendo di nulla per tenersi occupati, per noia e frustrazione si rivolgono verso l’unica cosa da fare negli spogli recinti in cui sono ammassati: mordere la coda dei “vicini”. Un vero problema! Per cui cosa si fa? La soluzione trovata dall’industria è tanto efficace quanto cruenta e dolorosa: a pochi giorni di vita gran parte della coda degli animali viene mozzata, nella stragrande maggioranza dei casi senza anestesia o analgesici, così il problema è risolto. Se effettuata in maniera sistematica, ovvero di regola, questa mutilazione è proibita dalla normativa vigente, che la consente soltanto dopo che l’allevatore ha fatto tutti i tentativi possibili per impedire le morsicature, incluso, cito la Direttiva, modificare condizioni ambientali o sistemi di gestione inadeguati.

La legge, dunque, prevede sì un’eccezione ma solo in caso ci siano veri problemi di aggressività tra gli animali nonostante la fornitura di paglia (o di altri materiali analoghi) e di un ambiente adeguato. Il fatto è che la stragrande maggioranza dei circa 13 milioni di maiali allevati in Italia ogni anno hanno la coda mozzata. E non hanno paglia, ma, nel migliore dei casi, qualche sporadico surrogato dimateriale manipolabile che però non è in grado di occupare a sufficienza il tempo degli animali (come vecchi pneumatici o tronchi di legno). E sono tutti allevamenti “controllati” dalle autorità competenti, naturalmente. Ma, se l’eccezione è generalizzata, che eccezione è? È una regola. E infatti la regola è che in Italia la stragrande maggioranza dei prodotti suini presenti sul mercato non è conforme alla legge.

Come dicevo prima, ci sarà chi non considera questo un problema rilevante. Tuttavia, io credo che siano molti, a partire da coloro che consumano carne, i cittadini che vorrebbero sapere che i prodotti suini disponibili sul nostro mercato derivano da animali vissuti decentemente e, soprattutto, nel pieno rispetto della normativa. Perchè negli allevamenti, così come sono, per i maiali non si può parlare di vita decente, oltre che di rispetto della legge. Basta guardare le immagini che abbiamo girato l’anno scorso in alcuni allevamenti del nostro paese. Parlano da sé!

E allora, in una situazione del genere che si fa?

Dal momento che come Ciwf Italia crediamo che le leggi vadano applicate e che i cittadini abbiano il diritto di scegliere cosa mangiare nella massima trasparenza, ci siamo rivolti a chi, grazie al proprio potere d’acquisto, può fare pressione sulla filiera e avviare il cambiamento: i supermercati.

Con la campagna Siamodegni, al cui centro vi è una petizione appena lanciata su Change.org, ci appelliamo alle maggiori catene di supermercati in Italia, chiedendo loro di garantire almeno unalinea di prodotti suini conforme alla legge entro il 2015. Invito tutti a firmarla e a diffonderla, come pure il video della campagna. La disponibilità sul mercato di una tale linea di prodotti è essenziale: perché il rispetto della legge è il primo passo verso una vita migliore per milioni di maiali e perché, avendoli disponibili, i cittadini, se vorranno, potranno rivolgere le proprie preferenze verso prodotti più rispettosi del benessere animale. Detto in poche parole: perché gli animali hanno il diritto di essere tutelati e noi cittadini quello di potere scegliere.

http://www.youtube.com/watch?v=fMRODlmBPDs

Mi Presento e Ti Presento La mia Azienda

 

http://www.youtube.com/watch?v=7xLAxHqbg50

Salve sono Leonardo( Nandino) della Fiordisalumi Ti presento una realtà nata nel 1999 con l’obiettivo di allevare animali in piena libertà,ecco perché sostengo che la nostra non è una fabbrica di Salumi ma un’Azienda Agricola Zootecnica, dove nascono,crescono e vivono suini o meglio Porci(perchè quando vivevano liberi si chiamavano Porci)in aperta campagna.

Siamo nel comune di Tursi in provincia di Matera-Basilicata,in un’oasi incontaminata dove alleviamo i nostri porci nutrendoli con alimenti naturali come:
– latte materno,
– pascolo aziendale,
– cereali,
– frutta e verdura di stagione,
– siero di latte
– sottoprodotti della molitura del grano.

Con queste metodologie naturali riusciamo ad ottenere la carne di una volta(mezzo secolo fa)quando non c’era bisogno dell’utilizzo dei conservanti(Nitriti E-249 E-250 e Nitrati E-251 E-252)per correggere gli errori commessi dall’uomo o della farina di latte per amalgamare gli impasti di carne (perchè inquinata e con più acqua)ecc..

Perché solo con l’utilizzo di carne naturale e genuina si possono ottenere dei Salumi Genuini Senza Conservanti

La Fiordisalumi ha avuto il coraggio di voltare pagina tornando indietro nel tempo, rispettando i cicli della natura sia agricola che zootecnica. In questo modo siamo riusciti a produrre dei Salumi Nostrani Genuini senza la necessità di aggiungere conservanti,coloranti,farina di latte,ecc.che tanto male fanno alla nostra Salute

Possiamo affermare che i prodotti della Fiordisalumi sono il frutto della passione per la natura e per tutto quello che la terra ci offre, senza manipolazioni o devastazioni ambientali.

Per Noi non esistono compromessi, non si devono produrre dei Cibi scadenti, ma solo prodotti buoni ,sani e gustosi come una volta.

Per noi si devono produrre soltanto cibi che ci nutrono in modo Sano senza causare danni irreversibili alla nostra Salute (vedi: nitriti e nitrati nei salumi,nei formaggi, nelle carni in scatole e pesci in scatole,ecc.

 

Ricordiamoci sempre che LA SALUTE NON HA PREZZO,quindi non mettiamola in Svendita!!!

Se Vuoi vedere con i Tuoi occhi e toccare con le Tue mani quello che intendo Vienici a trovare direttamente in azienda sarai nostro gradito ospite.

Saluti da Nandino il contadino,

CONTATTI: 3398530401

 salumionline@gmail.com

Attenzione ai Nitriti(E249-E250) e ai Nitrati(E251-E252)

Attenzione a nitriti e nitrati, i conservanti di salumi e insaccati

 L’Italia è uno dei maggiori produttori (e di conseguenza anche consumatori) di insaccati e salumi al mondo. I nostri salumi, i nostri insaccati, come lamortadellasalami di vario genere, prosciutti crudi e cotti, lo speck e tanti altre varianti sono senza dubbio delle prelibatezze che non mancano mai sulle tavole degli italiani, anche grazie alla loro diffusione e al prezzo relativamente contenuto.salumi insaccati conservanti Attenzione a nitriti e nitrati, i conservanti di salumi e insaccatiProprio questa diffusione però, ci induce a riflettere sulle sostanze contenute in essi, in particolare i conservanti, che purtroppo sono presenti nella maggior parte dei prodotti presenti nei banconi dei supermercati.

Un tempo, per conservare i salumi venivano utilizzati conservanti naturali, come le spezie o il sale. Successivamente furono introdotti i nitrati, mentre oggi, oltre ai nitrati, sono quasi sempre presente anche i nitriti.
Nitriti e nitrati sono sostanze presenti normalmente in natura, in molte verdure, anche in quantità piuttosto elevate. La loro peculiarità (se così si può definire) è quella di conservare più a lungo il prodotto mantenendone praticamente intatte le caratteristiche visive. In parole povere, mantiene inalterato il colore del salume anche in condizioni di conservazione non perfette.
Inoltre avendo un elevato potere antimicrobico permettono di mantenere più a lungo anche l’odore e il sapore. Per questo motivo sono molto diffusi e utilizzati nella produzione di salumi, insaccati, carni in scatola ecc..

Ne deriva un rilevante vantaggio economico sia per le aziende produttrici che per i distributori. Inoltre, proprio per il medesimo motivo, tali conservanti permettono ai produttori l’utilizzo di scarti di lavorazione proveniente da altri salumifici o da altre catene di produzione, le cui condizioni igieniche precarie costringono all’utilizzo di questi conservanti.

E’ convenzione comune che la presenza dei conservanti nei salumi e negli insaccati sia un male necessario e imprescindibile, ma in realtà è una balla colossale: se fatti a regola d’arte tali prodotti potrebbero essere conservati naturalmente senza la presenza di nitriti e nitrati, come dimostrano ad esempio il prosciutto Crudo di Parma DOP e il San Daniele DOP (che sono privi di qualsiasi conservante), o come molti salumifici artigianali che producono svariati tipi di salumi senza l’utilizzo di nitrati e nitriti. In questo caso, però, non potrebbero rimanere a lungo nei frigoriferi o nei banconi del supermercato senza andare a male o senza perdere il loro caratteristico colore e odore, il che sarebbe un danno economico (o meglio, un mancato guadagno) per i produttori, che infatti continuano imperterriti a utilizzare conservanti.

Ma allora perchè porre l’accento sui nitrati e, soprattutto, sui nitriti?

La risposta è, purtroppo, semplice:

nitriti nell’ambiente acido dello stomaco si trasformano in acido nitroso, che legandosi alle ammine da origine alle nitrosammine, sostanze dimostratesialtamente cancerogene.
Secondo uno studio dell’A.I.R.C (Associazione Italiana per la ricerca sul Cancro)il consumo di salumi, insaccati e altri prodotti a base di carne contenenti conservanti è una delle cause accertate di formazioni di cancro allo stomaco.
Inoltre i nitriti si legano all’emoglobina ossidandola e trasformandola in metaemoglobina, riducendo quindi il trasporto di ossigeno ai tessuti. A tal proposito, vi è anche una ricerca della Columbia University che ha riscontrato un calo del 3% delle funzioni respiratorie in soggetti alimentati con prodotti conservati con nitriti, cosa che in condizioni particolari può causare gravi problemi, come ad esempio nei bambini piccoli, negli anziani o in persone che già soffrono di disfunzioni dell’apparato respiratorio.

nitrati invece, sono di per se innocui, ma in bocca, a causa dei batteri presenti nella saliva, possono trasformarsi in nitriti e dare vita alla catena di eventi precedentemente descritta.
Vediamo di conoscere meglio questi conservanti e di cercare di imparare a leggere correttamente le etichette per capire quali prodotti evitare…

nitriti comunemente usati sono due: il nitrito di potassio (noto anche comeconservante E249) e il nitrito di sodio (noto come conservante E250).
nitrati sono anch’essi due: nitrato di sodio (conservante E251) e nitrato di potassio (conservante E252).

Come si evince, sia nitriti che nitrati sono derivati dalle medesime sostanze, ovvero sodio e potassio, e avendo un nome quasi identico tendono a confondere anche il consumatore cosciente dei rischi di cui abbiamo prima parlato.

Prima abbiamo parlato dei nitriti e nitrati contenuti in discrete dosi in alcuni vegetali, ovviamente la natura nella sua perfezione, integra negli stessi l’antidoto alla loro nocività, ovvero la vitamina C che funge da antiossidante.
Per questo motivo in molti salumi e insaccati vengono utilizzati degliantiossidanti, come ad esempio la vitamina C (conosciuta anche come acido ascorbico o antiossidante E300), l’ascorbato di sodio,l’ascorbato di potassio(E301 ed E303), che hanno la funzione di annullare almeno in parte gli effetti nocivi di nitriti e nitrati.
Come sempre, ricordiamo che è bene leggere l’etichetta dei prodotti prima di acquistarli. Nel caso di salumi e insaccati da bancone, non essendoci spesso etichette è bene informarsi sugli ingredienti dal salumiere o (meglio ancora) effettuando una ricerca su internet.

In conclusione, ecco un breve schema di prodotti sicuri o da evitare:

  • SICURI:

-Salumi e insaccati privi di conservanti (ad esempio prosciutto crudo San Daniele DOP o Crudo di Parma DOP)
-Salumi e insaccati  contenenti antiossidanti conservati con nitrati

  • DA CONSUMARE CON MODERAZIONE:

-Salumi e insaccati contenenti antiossidanti e conservati con nitriti
-Salumi o insaccati contenenti antiossidanti e conservati sia con nitriti che connitrati

  • DA EVITARE:

-Salumi o insaccati conservati con nitriti e/o nitrati ma privi di antiossidanti

Ci Risiamo”La Mucca Pazza non ha insegnato niente”

La scorsa settimana è entrato in vigore un Regolamento della Commissione che autorizza di nuovo l’uso di proteine animali “processed”(PAP) derivate da animali d’allevamento non ruminanti (principalmente di suini e volatili) nei mangimi destinati ai pesci.

Tale uso fu proibito 12 anni fa dopo la proibizione totale del loro uso nei mangimi nel 2001 per far fronte all’ Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE). L’attuale situazione epidemiologica della BSE dimostra che la UE si trova ad un passo dall’eradicazione finale nella popolazione bovina.

Questa nuova autorizzazione si applicherà a partire dal 1° di giugno del 2013 e migliorerà la sostenibilità globale del settore dell’acquacoltura, dato che queste PAP potranno essere un valido sostituto delle farine di pesce, divenute una scarsa risorsa.

La Commissione, dopo ulteriori prove analitiche, ha anche l’intenzione di proporre una misura che permetta di ritornare all’introduzione dell’uso delle PAP di suino e volatili per volatili e suini. La Commissione, tuttavia, non ha intenzione di proporre la re-autorizzazione delle PAP per l’alimentazione dei ruminanti(bovini, ovini, caprini) o proporre l’uso delle PAP da ruminanti per l’alimentazione di animali non ruminanti d’allevamento.

Ancora raccomandazioni dalla Scienza

Alla larga da questi salumi
Alla larga da questi salumi che sono Belli e Invitanti:
Ma hanno  un problema fanno male alla salute. Perché??

perché contengono Nitriti , Nitrati,Polifosfati e ecc.

Gli addetti ai lavori la chiamano carne lavorata, in inglese ”processed meat”. In soldoni stiamo parlando di salsicce, prosciutto, salame, mortadella, pancetta e simili. Che non facessero benissimo ce lo immaginavamo, ma il legame con il cancro del pancreas restava da chiarire. Lo ha fatto un gruppo di ricercatori svedesi in uno studio appena pubblicato, dal quale risulta che il consumo quotidiano di 50 grammi di questi prodotti aumenta del 19% il rischio di contrarre questo tumore.

Si tratta in realtà di un tipo di cancro piuttosto raro (in Italia colpisce 6.000 persone l’anno) ma con una mortalità molto alta, legata anche al fatto che comincia a dare sintomi quando è ormai diffuso e ha attaccato altri organi. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è del 5% circa. Ecco perché individuare possibili fattori di rischio è ancora più importante. L’unica vera arma contro questo tumore consiste nel prevenirlo.

Nella meta-analisi svolta dal Karolinska Institutet di Stoccolma, che comprendeva 6.643 casi di tumore al pancreas, si è cercato di stabilire il legame tra consumo di carne rossa e di carne lavorata e il rischio cancro in donne e uomini. Il legame tra il loro consumo e altri tipi di tumore (al colon-retto, e allo stomaco per esempio) era già stato evidenziato, ma mancavano prove certe per quello al pancreas.

Per calcolare l’impatto dei consumi alimentari i ricercatori hanno riportato tutti i risultati degli 11 studi presi in esame alle porzioni abituali: 120 grammi per la carne rossa, 50 grammi per la carne lavorata. Cosa hanno scoperto? Che negli uomini un consumo quotidiano di 120 grammi di carne rossa aumentava del 29% il rischio di tumore al pancreas mentre non è stata trovata alcuna associazione per le donne.

Quando sono passati a esaminare i rischi legati al consumo di carne lavorata, però, l’aumento del rischio pari al 19% che hanno individuato è risultato valido per entrambi i sessi. Per chi poi si spingesse a un consumo doppio rispetto alla porzione media, ovvero 100 grammi, l’equivalente di una salsiccia al giorno, il rischio risultava ugualmente raddoppiato, pari cioè al 38%.

Un’ulteriore conferma che ciò che mangiamo ha un’influenza notevole sulla nostra salute e ci può esporre maggiormente al rischio cancro o, al contrario proteggerci. Il rapporto tra cibo e tumori sarà al centro dell’iniziativa dell’Airc Le arance della salute: sabato 4 febbraio in 2.000 piazze italiane saranno vendute 400.000 reticelle di arance rosse di Sicilia e sarà l’occasione per parlare del rapporto tra tumori e alimentazione. Intanto Panorama.it ha intervistato Anna Villarini, biologa nutrizionista dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano.

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Cosa dobbiamo imparare da questo studio?

Il legame con il tumore al pancreas emerge non tanto  per le carni rosse, (comunque c’è se sono consumate in eccesso), quanto per le carni processate. Queste sono più rischiose perché nella lavorazione vengono aggiunti nitriti e nitrati, sostanze che nel nostro organismo formano le nitrosammine, cancerogeni molto potenti che appartengono alla classe 1A, la più alta.

Se 50 grammi di insaccati al giorno aumentano il rischio, quanti dovremmo mangiarne?

Il problema è che né questo né altri studi precedenti sono riusciti a evidenziare una dose soglia, sotto la quale si può stare tranquilli. Le raccomandazioni del fondo mondiale per la ricerca sul cancro dicono: evitate il consumo di carni processate.

Ma in Italia se ne fa un consumo elevato?

Sì, specialmente in alcune zone come l’Umbria e l’Emilia Romagna, dove infatti l’incidenza di alcuni tumori, come quello allo stomaco, è più alta. Esistono alcuni prosciutti Dop che sono privi di queste sostanze dannose (lo si capisce dall’etichetta). In questo caso il rischio è pari a quello rappresentato dal consumo di carne rossa. Ma per il resto non c’è salame Dop o mortadella bio che tenga: i nitrati e i nitriti sono in tutte le carni processate.

Differenze tra Salumi genuini e Salumi industriali

Nell’ebook che potrete aprire cliccando sul link qui sotto c’è la spiegazione e le differenze fra due metodi di Produzione

Come riconoscere un salume genuino da un salume industriale

 

Mentre cliccando sul link qui sotto vi renderete conto perché non tutti i salumi sono uguali.

Non tutti i salumi sono uguali

Vegani & Vegetariani non vogliono bene agli animali.Vi spiego Perché?

salumi senza conservanti

Porci liberi al pascolo

Voglio farti una domanda:

Secondo Te se qualcuno non si prendesse cura degli animali domestici
(Pecore,Capre,Asini,Cavalli,Porci,Galline,Bovini,Oche,Tacchini ecc.ecc.ecc).

Cosa succederebbe?

Te lo spiega Nandino:

La loro estinzione come specie non soltando come razza, cosa già avvenuta per alcune razze negli anni trascorsi (razze autoctone scomparse perchè non produttive come le altre).

Sono d’accordo totalmente che gli animali, non devono essere maltrattati, non devono soffrire, non devono essere sfruttati, devono vivere bene, ma, non posso accettare che i Vegani e Vegetariani dicano che ” vogliamo bene agli animali” e per questo non bevono latte, non mangiamo formaggi, non consumano carne, ecc.ecc.ecc..

Tutto ciò non è vero, è falso perché così facendo si mette indiscussione la vita degli animali e l’equilibrio ambientale, perchè tutti gli animali sono parte integrale del sistema ecologico-ambientale.

Ti spiego il perchè facendoti un esempio pratico, “reale”.

Ho liberato undici anni fà dei maiali carcerati per farli diventare liberi Porci, per farli vivere bene, per accudirli nel miglior modo possibile ma mi dici come avrei fatto a fare tutto ciò se non sacrificavo una parte di loro. Come avrei potuto dar vita alla loro specie ?

Come avrei fatto e faccio tutti i giorni a dar loro da mangiare e a prendermi cura di loro, quando non c’è pascolo a disposizione e ho bisogno dei cereali per nutrirli, come faccio ? e come faccio a pagare il collaboratore che insieme a me li accudisce e come faccio a dar da mangiare alla mia famiglia se mi occupo a tempo pieno solo di loro?

Tu Vegano o Vegetariano andando a lavorare fai dei sacrifici per i tuoi figli per farli crescere, i genitori degli animali quali sacrifici fanno per dar da mangiare ai propri figli?

Il motivo per cui uno vende il latte della mucca, della pecora o della capra o l’uovo della gallina o la carne dei porci è perché la maggior parte di quei soldi che ricava gli servono per alimentare e accudire il resto degli animali altrimenti non esisterebbero, oltre a mantenere lui, la sua famiglia e i suoi collaboratori.

Allora smettetela di ereggervi a difesa degli animali dicendo delle assurdità (causando danni sia agli animali che ai vostri figli).

Impegnamoci invece di concreto nel miglioramente della vita degli animali che si potrebbe anche allungare, ma per fare ciò c’è un costo da pagare, non si può pretendere come dice un vecchio detto.

“Vuoi la moglie Ubriaca e la botte Piena”

Tornando ai miei Porci oltre a vivere liberi, vivono il doppio dei maiali carcerati e potrebbero vivere ancora il doppio se non il triplo, ma per fare tutto questo avrei bisogno di cereali che servono alla loro alimentazione, a non far partorire più le scrofe, non farle più accoppiare col verro, insomma in poche parole fermare il ciclo di vita, la loro esistenza.

Quando ho chiesto ai vegani e vegetariani che mi chiamavano criminale di risolvere questi problemi nessuno mi ha risposto.

Aspetto commenti e se possibile idee e proposte ragionevoli.

Liberiamo gli animali dalle stalle (carceri) e portiamoli nei pascoli vivranno meglio loro, noi e l’ambiente.

Finalmente qualcun’altro ci stà seguendo

I Porci di Nandino al Pascolo

Ho trovato questo articolo su internet scritto dal giornale “La Repubblica” e l’ho voluto postare sul mio blog,perché l’idea del Sig Labadini la Fiordisalumi la già realizzata da più di dieci anni.Ecco l’articolo:

TITOLO

Tutti gli uomini del maiale
Labadini e i suini al pascolo.

Allevatori, produttori di mangimi, ristoratori e macellatori ospiti del titolare dell’azienda di Stradella di Collecchio che ha riunito i rappresentanti della filiera per ridare consistenza a un settore troppo disgregato. L’esperimento di una… prateria per i maiali al posto dei box
di ALESSANDRO TRENTADUE

Tutti gli uomini del maiale Labadini e i suini al pascolo
Se la ride Rolando Labadini mentre più di cento invitati assaggiano i suoi prodotti.
Guarda il produttore di mangime per maiali che versa da bere al veterinario, mentre l’allevatore scherza con il macellatore che triturerà i suoi porcelli.
Ci sono tutti i rappresentanti della filiera alimentare del suino al tavolo del titolare dell’azienda di Stradella di Collecchio, che ieri ha organizzato una cena per farli conoscere a base dei suoi salumi artigianali.

“L’idea non è quella di farci pubblicità – spiega l’ospite mentre stringe mani a destra e a manca – ma di riunire tutti i componenti dell’industria del maiale che a mala pena comunicano tra loro”.

Sì perché troppo spesso, secondo il padrone di casa, manca un contatto tra i professionisti del suino, che a volte addirittura non sanno da chi proviene il mangime per i loro animali, o che fine farà la carne che poi vendono.

“Inoltre manca un’appartenenza al settore – continua Labadini – ognuno pensa al suo interesse e la catena produttiva si indebolisce”.

Qualche esempio? Produttori di mangimi che realizzano cibi scadenti per risparmiare, allevatori che poi li danno ai loro animali pregiudicando la qualità della carne che poi arriva nelle mani dei macellatori. Un danno dopo l’altro nella scala gerarchica degli uomini del maiale.

“Alla fine chi ci rimette è il cliente del ristorante o della gastronomia – conclude l’imprenditore – che si ritrova tra le mani un cattivo prodotto”.

Da qui l’idea di mettere allo stesso tavolo allevatori – per lo più lombardi – e produttori di mangimi, macellatori e titolari di gastronomie. Non solo del parmense, ma provenienti dalle regioni confinanti.

E tutti sembrano andare d’accordo davanti a un piatto di risotto con la pasta di salame. Annuiscono di fronte al cotechino bollente. Diventano ancora più rossi e concordi dopo qualche bicchiere di lambrusco e malvasia.

Ma forse è proprio questa la strategia del padrone di casa.
Veterinario, da trent’anni nel settore zootecnico, Rolando Labadini si occupa di creare ricette per integratori e mangimi naturali che poi vende agli allevatori di maiali soprattutto in Lombardia.

Nell’aprile del 2010 ha rilevato l’azienda di Stradella. Una realtà artigianale con una decina di dipendenti dove – assicura – si producono salumi come si faceva una volta. Senza macchinari moderni e nessun rapporto con la grande distribuzione. E dove si pratica ancora la concia delle carni con il vino. Una mezza bottiglia di malvasia secca di Torrechiara ogni cento chili di impasto. Così per salame e strolghino, e anche nei pezzi interi – culatello, fiocco e coppa – prima di legarli.

SUINI AL PASCOLO Tra le trovate per migliorare la qualità dei suoi prodotti, il prossimo mese Labadini è pronto a partire con l’esperimento dei maiali al pascolo.
Tra i primi in Italia – fatta eccezione delle razze autoctone – ha trovato un terreno a Sant’Andrea Bagni che metterà a disposizione di cinquanta maiali, liberi di muoversi tra i castagneti e nutrirsi con erbe e radici per quattro mesi. Un progetto costoso su cui l’imprenditore ha deciso di puntare, convinto che la carne degli animali che pascolano in diversi ettari a disposizione sia decisamente migliore di quella dei loro colleghi segregati negli angusti box degli allevamenti.

L’articolo finisce Qui.

Nandino il contadino della Fiordisalumi deve però fare un appunto il primo in Italia a liberare i maiali dalle carceri per farli diventare liberi Porci(vedi vari documenti sul web)è stato Nandino .Auguri Dottor Labadini spero un giorno di conoscerla personalmente e speriamo di diventare sempre più numerosi su questa strada per il bene della collettività.

Ancora Una Volta a Rischio La Salute Dell’ Uomo e Degli Animali

Pechino – 19 Marzo 2011, ore 17:45
CINA: DOPO IL LATTE ALLA MELAMINA ARRIVANO I MAIALI “CULTURISTI”. NUOVO ALLARME PER GLI ALIMENTI CINESI, TROVATI SUINI ALLEVATI CON CLENOBUTEROLO, SOSTANZA CHE INGROSSANO I MUSCOLI  DEGLI ANIMALI  MA CHE HA EFFETTI DEVASTANTI PER L’ORGANISMO UMANO

Ancora una volta l’immagine della Cina viene macchiata da episodi di alimenti tossici. Dopo il latte in polvere alla melamina che tra la primavera e l’estate del 2008 intossicò oltre 300.000 bambini e uccise 6 neonati, è ora la volta della carne di maiale. Cambia la portata dell’evento (finora non si sono registrati casi di decesso dovuti ad avvelenamento da carne suina), ma restano preoccupazione e scetticismo sulla capacità del governo di garantire la sicurezza alimentare
Come si legge su “AgiChina24”, mentre Pechino ordina il bando sui prodotti alimentari provenienti dal Giappone a rischio radiazioni, un report trasmesso dalla CCTV, un’emittente televisiva cinese, nella giornata di martedì in occasione della “Giornata del consumatore” denuncia l’operato di alcuni allevamenti dello Henan – provincia della Cina centrale conosciuta proprio per la massiccia produzione di carne suina. Nel centro del mirino la Jiyuan Shuanghui Food Co Ltd., nome noto dell’industria alimentare cinese. Clenobuterolo: è questo il nome del farmaco che con un’azione stimolante periferica agisce sulla muscolatura liscia che aumenta di volume in tempi più rapidi rispetto al normale corso di crescita. Ed è questa la sostanza che gli allevatori aggiungono al pasto quotidiano dei maiali che necessitano così di una dose minore di mangimi 

I “maiali culturisti” – questo il loro soprannome – sono molto popolari sul mercato: paragonati a un normale suino presentano pochissima massa grassa, qualità che li rende particolarmente costosi. Peccato che il consumo di questa carne, sostengono i ricercatori, sia dannoso per l’uomo; molti consumatori hanno lamentato nausea, vertigini, debolezza, tremori e altri sintomi di avvelenamento. La carne al clenobuterolo si rivela particolarmente pericolosa per persone con disturbi cardiaci e pressione alta. Inoltre, un consumo prolungato può comportare una mutazione cromosomica, causa di tumori maligni.

Motivi, questi che i Ministeri dell’Agricoltura, della Salute e la Food & Drug Administration ritennero nel 2002 più che sufficienti per mettere al bando sette sostanze chimiche di questo tipo tra cui il clenobuterolo e la ractopamina. Nel 2008 la Suprema procura popolare e il ministero della Pubblica Sicurezza pubblicarono un nuovo regolamento che inaspriva le pene per gli allevatori e venditori di maiali drogati.                Liberiamo i maiali dalle carceri e facciamoli diventare liberi porci.     http://www.fiordisalumi.it/italian/differenza_tra_porci_e_maiali.shtml

E’ Possibile Ottenere Salumi Senza Conservanti,Glutine e Lattosio?

Per preparare dei Salumi Senza Conservanti sono necessari quattro elementi indispensabili.
1) la materia prima (carne) : deve essere genuina, nostrana, non inquinata che contenga poca acqua e che sia matura (cioè di animali che abbiamo un’età di 16/18 mesi ), quindi di un Porco (per porco si intende animale che vive in libertà ) e si nutre con latte materno, pascolo, cereali e frumento.
Questa è la base indispensabile.
2) Che durante le fasi di macellazione, lavorazione e trasformazione vengano rispettate tutte le norme igienico sanitarie.
3) Sia l’animale che la carne non devono subire alcuni tipo di stress, inoltre la stessa deve essere lavorata fresca e in assenza di cariche batteriche.
4) La stagionatura deve avvenire in modo naturale e senza forzature (cioè a basse temperature). Non bisogna avere fretta e rispettare i tempi di stagionatura impiegando i tempi necessari controllando manualmente la consistenza dei salumi.
Durante questa fase quando si percepisce che la stagionatura è terminata, per conservarli si devono mettere o  sottovuoto o sott’olio extra vergine d’oliva o sotto sugna.
Non è vero che i Salumi Senza Nitriti e Nitrati non si conservano a lungo perchè se mantenuti a giusta temperature si possono conservare per più di un’anno (come usavano fare i nostri antenati) .Naturalmente bisogna fare attenzione che le bustine del sottovuoto restino integre, che restino sommersi nell’olio o che restino coperti totalmente dalla sugna (strutto).
Nota : l’ambiente di conservazione non dev’essere umido e la temperatura non deve  essere inferiore ai 4° e non superiore ai 12°.
A Cosa Servono  i Conservanti?
I conservanti (Nitriti e Nitrati) servono per lavorare carne scadente non igienicamente perfetta e per abbreviare i tempi di satgionatura. Servono per avere un prodotto (non cibo) visibilmente sempre uguale e con una quantità di acqua in più nel prodotto finito.
A Cosa Serve il Latte in Polvere nei Salumi?
Il latte in polvere serve per amalgamare la carne ed accellerarne la stagionatura che altrimenti non sarebbe possibile, causa l’eccesso di acqua che contiene la carne dei maiali industriali. Inoltre si fà uso dei Nitriti e Nitrati insieme ad altri additivi chimici per appiattire il gusto e migliorarlo altrimenti si potrebbe  sentire l’odore e il sapore di pesce nel caso in cui per esempio i maiali  siano stati nutriti (come avviene) con farine di pesce e prima ancora con farine di carne.
Perchè si utilizzano gli Zuccheri nella produzione dei Salumi?Gli zuccheri servono per camuffare la quantità in eccesso di grassi usati nel prodotto industrale.
Domanda: Secondo Te Perchè I Salumi industriali hanno un Costo inferiore rispetto alla carne che viene usata per ottenerli?

Fatti furbo leggi le etichette ne và della Tua Salute e della salvaguardia dell’Ambiente.
Per saperne di più visita il sito:http://www.fiordisalumi.it/italian/chi_siamo.shtml

I Salumi, se sono Genuini,sono Nutrienti Completi per La Salute di Tutti.

Carne suina e salumi di qualità
Digeribili e con meno colesterolo
Recenti ricerche hanno evidenziato che la carne suina e i salumi in generale siano prodotti che negli ultimi anni hanno migliorato enormemente le loro proprietà nutrizionali e di digeribilità, e risultano ora tra gli alimenti più adatti anche ai bambini con carenze di ferro nel sangue
La scoperta è recente e una ricerca scientifica l’ha certificata. «I bambini in età scolare con bassi livelli di ferro nel sangue, hanno difficoltà nell’apprendimento e manifestano sintomi di irritabilità più accentuati rispetto a coetanei con valori ritenuti nella norma». Lo afferma Elisabetta Bernardi, nutrizionista e biologa, docente di Nutrizione sport e salute alla Scuola di specializzazione in medicina dello sport all’Università La Sapienza di Roma.
E la carne di maiale, insieme a quelle rosse, è particolarmente ricca di ferro. Ragion per cui, certe teorie che insieme ai salumi tentano di relegare questo alimento nel novero di quelli destinati al consumo della sola popolazione adulta, escludendo quindi bambini e anziani, devono ormai essere sfatate.
«Una troppo diffusa disinformazione e qualche eccessivo pregiudizio – sottolinea Bernardi – continuano ad alimentare l’idea che la carne di maiale sia troppo grassa. La realtà attuale ci dice invece l’esatto contrario. Negli ultimi decenni, infatti, la percentuale di colesterolo presente nella carne di maiale è diminuita circa del 30%. E questo riguarda anche i salumi. Quindi, prendendo in considerazione anche e solo questo elemento, possiamo affermare che l’assunzione di questi alimenti può e deve interessare tutte le fasce di età. Il prosciutto cotto, ad esempio, è particolarmente indicato nelle prime fasi di crescita perché rappresenta una delle prime fonti proteiche. Anche in gravidanza l’assunzione di salumi cotti come mortadella, zamponi, cotechini, rappresenta una valida alternativa per variare l’alimentazione, perché non solo sono sinonimo di gusto, ma garantiscono un apporto di proteine di elevata qualità, al pari di vitamine e ferro facilmente assorbibile molto importanti durante la gestazione».
«Nella cosiddetta terza età – sottolinea ancora la nutrizionista – i salumi, primo fra tutti quello crudo, costituiscono una fonte di nutrimento molto importante perché facilmente masticabili e, se in vaschetta, particolarmente pratici. Un aspetto che non va sottovalutato riguarda la digeribilità. Cento grammi di prosciutto crudo, ad esempio, richiedono per questo processo circa un’ora e quaranta minuti. Molto meno di una fetta di tacchino (3 ore e mezzo) o di pollo (3 ore e un quarto) di peso equivalente».
Eppure, il consumo di carne suina e dei suoi derivati è spesso minacciato da campagne a favore di un’alimentazione vegetariana. «In effetti – riflette Elisabetta Bernardi – le posizioni di certi scienziati in materia di alimentazione vegetariana dal mio punto di vista sono discutibili. Basterebbe prestare attenzione alle linee guida sull’alimentazione che ogni anno vengono pubblicate dall’Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) o dall’Organismo mondiale della sanità per scoprire che una dieta equilibrata prevede un consumo costante, ancorché equilibrato, di carne suina e dei prodotti da essa derivati».                                           Vuoi saperne di più visita il sito : http://www.fiordisalumi.it/italian/chi_siamo.shtml
Ho estratto questo articolo dal web per avere delle conferme scientifiche su una materia molto delicata come l’alimentazione.Saluti da Nandino

Come vive un maiale in un allevamento intensivo(industriale)?

A sette/dieci giorni i suinetti detti “da ingrasso” sono trasportati nei box di cemento dove concluderanno la loro vita alla tenera età di sei mesi. In un  allevamento estensivo  vivono almeno 2 anni.

Rinchiusi in 20/40 non possono grufolare, nemmeno rigirarsi, né rinfrescare la loro pelle delicata con bagni e fanghi. Ovviamente ai suinetti sono stati estratti i denti canini , fatta una puntura a base i ferro , tagliata la coda e castrati,

Apatici o aggressivi, leccano le sbarre per ore o sfogano la loro irruenza contro copertoni di automobili messi a proposito nei box per dar loro la possibilità di sfogarsi altrimenti si ammazzerebbero fra di loro.Non va, il piscologo a confortarli e a ricordare loro che dopo  aver espiato la pena saranno liberi.

No per loro, l’unica via d’uscita è quella per andare al macello.Per le femmine, destinate a diventare scrofe da riproduzione, la vita da recluse dura circa due al massimo tre anni

Le attende il box di cemento fino alla prima gravidanza, ovviamente l’inseminazione è artificiale, quindi vengono trasferite nelle minuscole gabbie da gestazione dove non possono nemmeno rigirarsi. Alla vigilia del parto una volta trasferite nelle sale parto, sono “fasciate” da una serie di tubi che lasciano libera solo la parte inferiore del corpo, mentre i nuovi nati possono circolare nella gabbia riscaldata da  lampade.Una settimana, al massimo ed i piccoli vengono prelevati mentre la scrofa ricomincia da capo.

Si possono  liberare dalle carceri semplicemente non acquistando più prodotti artefatti(con Nitriti e  Nitrati) é solo così che i produttori e i trasformatori sono costretti a cambiare sistema,perché senza conservanti la carne dei maiali carcerati non può essere trasformata in salumi.Vuoi saperne di più vista il sito:http://www.fiordisalumi.it/italian/battaglia_contro_nitriti_e_nitrati.shtml

Perchè i FiordiSalumi Sono Solo Sapori Naturali Italiani?

1) I FiordiSalumi Senza Conservanti   vengono ottenuti nel rispetto delle Antiche tradizioni Contadine, la lavorazione avviene del tutto artigianalmente sia nella fase di   preparazione che di stagionatura.        
I pezzi anatomici del Porco sono scelti in base alle tradizioni antiche come si può leggere nelle nostre Etichette, a differenza di quanto avviene generalmente,  noi non prepariamo un’ impasto unico per poi insaccarlo in contenitori diversi per forma e dimensioni, e che poi vengono etichettati col nome di salsiccia, di soppressata, di spianata,ecc.   
2) La Stagionatura la facciamo avvenire  in modo graduale senza forzatura per abbreviare i tempi. Tutti i Salumi  hanno una stagionatura mediamente più lunga di un 30% della media dei prodotti industriali, questo principalmente perchè non facciamo uso di Nitriti e Nitrati che ne accellerano il processo .    
Inoltre l’uso di celle di stagionatura senza forzature ci permette di ottenere una stagionatura uguale a quella naturale (fatta in cantina o locali idonei), anche se è necessario un tempo più lungo.    
3) Più Carne meno Grasso e poco Sale: sia la percentuale di grasso  che di sale nei FiordiSalumi è mediamente più basso rispetto ai prodotti industriali (che fanno differenza solo di prezzo senza tener conto della qualità), mettiamo meno sale perchè la carne dei nostri Porci per il modo in cui vivono e si nutrono e già di per sè Saporita.           
Ma per operare e fare tutto ciò,  c’è la necessità di avere a disposizione una buona materia prima (Carne) naturale, ecco perchè noi della FiordiSalumi cresciamo i nostri Porci liberi senza forzature e li alimentiamo esclusivamente con materie prime: come (latte materno, pascolo aziendale, frutta e verdure di stagione e cereali), che donano Benessere ai nostri animali e rispettano l’Ambiente.     
Liberiamo i maiali dalle carceri e facciamoli diventare liberi porci. Per saperne di più visita il sito:

Oltre ad essere Senza Conservanti,Lattosio e Glutine sono senza Budello e contengono poco Sale

I Salumi, sono stati creati dai nostri Antenati per avere l’opportunità per tutto l’anno di conservare e  consumare carne e insaccati  stagionati. In quanto non avendo le tecnologie dei nostri tempi (frigoriferi, macchine per il sottovuoto, ecc) mettevano i salami in un primo momento sotto sugna e successivamente nell’ olio extra vergine d’ oliva, naturalmente li conservavano in cantine fresche  o grotte, che  avevano funzione di dispense dove tenevano le scorte alimentari (frutta, legumi, cereali, vino, ecc.ecc.) per tutto l’ anno.
 
I Salumi venivano ottenuti solo con carne di porci che allevavano insieme ad altri animali e che come altri animali portavano al pascolo,  oltre che nutrirli con cereali nei periodi piovosi e  invernali.
 
Durante l’ anno li nutrivano con frutti spontanei, castagne, ghiande e tutto quello che la natura metteva loro a disposizione.
 
La loro carne era di ottima qualità e si prestava alla trasformazione in Salumi Genuini e Naturali.    
Gli uomini non avevano bisogno di utilizzare i Conservanti ( nitriti e nitrati), il latte, le farine e gli zuccheri. Usavano soltanto sale, pepe e spezie per aromatizzare i vari insaccati o salumi.  
 
Noi della Fiordisalumi operando quasi nello stesso modo dei nostri Antenati, riusciamo ad ottenere Salumi Senza Conservanti, Senza Lattosio, Senza Glutine e Senza Zuccheri. Prodotti con la carne adatta alla trasformazione fornitaci dai nostri porci.
 
Oggi stiamo facendo di più,  realizziamo Salumi Senza Budello e su consiglio dei nostri consumatori (Gruppi d’ Acquisto Solidale e privati cittadini) abbiamo ridotto l’ utilizzo del sale sia negli insaccati (salami) e sia nella salutura di coppe, lonzini, cuore di prosciutto crudo, guanciali e pancette.
 
Tutto ciò è stato possibile grazie ai nostri Porci che vivono liberi in aperta campagna e si nutrono esclusivamente con cibi genuini e naturali.
 
Salumi e Saluti da Nandino .

Liberando i maiali dalle carceri, facciamo del bene a loro, alla natura e quindi a noi.  Per saperne di più visita il sito:
http://www.fiordisalumi.it/italian/differenza_tra_porci_e_maiali.shtml

L’articolo di un’intervista fattami da una vegetariana(del Rigas di Rimini)

NANDINO E I SUOI FIOR DI SALUMI….

Quando un produttore di carne è simpatico anche ad una vegetariana.

Devo premettere che sono vegetariana e l’idea di dover intervistare Nandino di FiordiSalumi mi metteva un po’ in ansia. Ed invece è stata un’esperienza davvero unica: Nandino è un vero pozzo di saggezza e di amore per i suoi animali, al punto che nel sentirlo scagliarsi contro gli allevamenti intensivi ho provato per lui del vero affetto!
Proprio per questo, non sarà facile riassumere tutto quello che mi ha raccontato in un’ora e mezza di telefonata fiume.
Signor Nandino , dove si trova la sua azienda?
Risposta
 : Ci troviamo a Tursi, in provincia di Matera.
Come definisce la vita dei suoi maiali?
Risposta
: Sicuramente felice, perché per tutta la durata della loro vita sono LIBERI. Infatti bisogna parlare di  porci: questa è la definizione giusta per  i maiali che vivono liberi.
La mia azienda è costituita da 24 ettari, di cui 14 sono di bosco. Il bosco è molto importante perché il porco non suda e ma tende a scottarsi facilmente: il bosco fornisce l’ombra necessaria. Oltre a questo noi creiamo delle pozzanghere in cui i porci possono rotolarsi, cosa che ha anche l’effetto di aiutarli a liberarsi dai parassiti.
Attualmente ho 50 fattrici, 4 riprodotti e ogni settimana nascono 7/14 piccoli. Ho costruito rifugi dove le madri che stanno per partorire posso trovare un po’ di riparo e tranquillità.
Come nutre i suoi porci
Risposta : L’alimento base è il latte materno, con il quale i piccoli vengono nutriti fino all’esaurimento dello stesso (non come in quegli orribili allevamenti dove i vitellini, ad esempio, non lo hanno neanche mai assaggiato: cosa gravissima non solo perchè ingiusta, ma perché nel colostro materno ci sono tutte le sostanze necessarie per stimolare le difese immunitarie del piccolo, altrimenti poi bisogna riempirli di antibiotici e cortisone!), poi frutta e verdura di stagione, cereali, favino nero messo a bagno e il farinaccio di grano direttamente dal mulino di Matera.
Il mio primo obbiettivo è quello di cercare materie prime e sane da dare ai miei porci.
Cosa prova nel momento del loro sacrificio? (dimostrando ancora una volta tanta profondità chiama così la macellazione. N.d.A
Risposta : Io sono affezionato a tutti i miei porci e quando arriva quel momento cerco di non essere presente. In realtà so che non soffriranno, perché la macellazione avviene secondo le norme della Comunità Europea.
Cosa distingue i suoi prodotti dalla stragrande maggioranza presente sul mercato?
Risposta
: Sicuramente il fatto che i sapori sono quelli di una volta, grazie alla loro genuinità. Infatti non solo le carni sono nettamente superiori perché l’animale è sempre cresciuto libero, ma nei nostri prodotti non troverete mai né conservanti (nitriti e nitrati), lattosio, glutine, e zuccheri, tutte cose che con i salumi hanno ben poco a che vedere, ma che oggi purtroppo sono sempre più presenti.
E se qualcuno volesse venire a trovarla?
Risposta
:Quando vuole!!!!! Siamo sempre contenti di ricevere visite, anche perché così uno può rendersi conto di persona di come vivono i miei porci!
Abbiamo anche un po’ di posto per i camper !
L’intervista è finita, l’ansia iniziale è passata: Nandino è una gran brava persona che ama davvero i suoi porci: io non inizierò ugualmente a mangiare carne, ma almeno so che esistono posti dove gli animali sono trattati con dignità  e rispetto.
Posso garantirvi che, acquistando i suoi prodotti, non comprerete un insaccato, ma un pezzo di passione.
Per saperne di più visita il sito:Http://www.fiordisalumi.it/italian/chi_siamo.shtml

Una Donna,Una Famiglia e i Suoi Perchè

Eravamo una famiglia serena, felice e con una convinta certezza di un futuro dignitoso proiettato alla realizzazione dei nostri quattro figli, un lavoro quello di import_exsport di bestiame vivo e carni che mio marito ed io con la collaborazione di 20 dipendenti svolgevamo con  serietà e con tante soddisfazioni.   
 
Ad un certo punto di questo cammino e nei vari viaggi in giro per l’Europa e non solo per scegliere il bestiame, mio marito, sono solita dire, è stato folgorato sulla via di Damasco e d’un tratto si è convertito abbracciando la causa del prodotto sano e naturale.    
 
Direte che cosa ci sarà mai di strano? il punto è tutto qui e vi spiego il perchè. Mentre nel convenzionale sia i rivenditori che i consumatori sono la maggioranza della popolazione (purtroppo), nel settore del cibo naturale e genuino (che dovrebbe essere la regola  e non l’eccezione) il consumatore bisogna cercarlo con il lanternino in quanto sappiamo nostro malgrado che c’è tanta superficialità nel ricercare cibi sani, si opta volentieri per un vestito firmato ma si è refrattari a spendere oculatamente quando parliamo di alimentazioene della serie tutto fà brodo.         
A questo punto succede che mettiamo in campo tutte le nostre risorse per mettere in piedi questa attività osservando con attenzione le regole che prevedano il rispetto per gli animali, l’ambiente, trasformando il prodotto quindi realizzando salumi secondo tradizioni antichedella nostra regione (Basilicata) alla ricerca di quel gusto che mio marito conservava in fondo al suo palato e così prende vita la Fiordisalumi.it.
 
E fin qui ancora ci siamo ma col passare del tempo, a parte che tutti i vecchi colleghi del settore convenzionale davano del matto a mio marito e si domandavano del perché una persona di successo come lui avesse fatto questa scelta , e noi, la sua famiglia ha cominciato a dover fare i conti con i sacrifici, le rinunce e le umiliazioni perché alla fine eravamo tutti matti.                                                                                
 
Forse però non ho spiegato il perché della conversione di mio marito, che da commerciante è diventato contadino, ebbene lui girando per i vari allevamenti specialmente intensivi per contrattare i vari acquisti si era reso conto che col passare del tempo era diventato impossibile reperire animali o carni che non avessero avuto trattamenti ormonali, cure con antibiotici e somministrazioni di cortisoni allo  scopo  avere degli accrescimenti veloci, e visto che oltre ai consumatori anche i suoi figli avrebbero mangiato quel cibo non sano, ha interrogato la sua coscienza e non ha avuto più il coraggio di continuare un lavoro che dava si delle soddisfazioni economiche ma che minava la salute dei consumatori.   
 
Invertendo la rotta siamo rimasti da soli a condure una guerra durissima senza aiuti ne morali ne economici che col passare del tempo ha messo in discussione la scelta fatta.
 
Quello che io mi chiedo spesso e provo a chiederlo anche a coloro che ci leggeranno : è mai possibile che nella vita debbano soffrire e pagare un prezzo che più alto non si può soprattutto coloro i quali cercano di fare qualcosa di buono e lottano per una giusta causa? (lasciatemi qualche commento in merito).
E da parte mia in quanto donna, madre, moglie, chiedo alle donne lettrici se per questa giusta causa per quanto tempo sarebbero disposte a soffrire, a rinunciare al proprio equilibrio e dover dire ai figli sempre no in funzione di un ideale che anche se nobile non riceve nessun riconoscimento ?
Cosa vogliamo dire e quale messaggio possiamo comunicare ai giovani se di fronte ai valori nobili trovano delusioni e mortificazioni?     
 
In conclusione io vorrei sapere perché non ci sono abbastanza persone che mostrano attenzione a chi come noi crede e soffre per aiutare il prossimo a non farsi male scegliendo prodotti  non salutari.     
Con tanta umiltà chiedo a chi lo vorrà, un pò di attenzione al matto di mio marito che crea dei salumi buoni sani e genuini. Il mio appello vuole essere solo un modo per rendermi utile alla causa, non si può restare solo a guardare e  se ci saranno dei risultati posso dire c’ero anch’io.
Una Donna.
 
Per comprendere il lavoro che svolge adesso mio marito il contadino visita il sito: http://www.fiordisalumi.it/italian/chi_siamo.shtml

Nitriti, Nitrati e conservanti: "Allarme Rosso" una tutela assurda per le Multinazionali della carne e salumifici

Nitriti, Nitrati e Conservanti “Allarme Rosso” una  tutela  assurda per le multinazionali della carne e salumifici.
La loro elevata tossicità, superiore a quella di qualunque altro additivo, è stata  comprovata dalla scienza, e nessuno è riuscito ad affermare il contrario.
Si definiscono insaccati i prodotti costituiti da un involucro che deve essere di provenienza naturale (budella e viscere di bovino o suino) o artificiale (tela, film plastico) e che contiene un impasto costituito da carne (in genere suina), grasso, sale e aromi naturali
Gli insaccati artigianali fatti con le ricette tradizionali sono stati prodotti per millenni utilizzando solo: sale, pepe, peperoncino,aromi naturali e fumo.
Purtroppo dal dopoguerra in poi si è diffusa tanto la pratica dell’utilizzo di additivi chimici, tra cui i pericolosi nitriti e nitrati, dato che in caso contrario sarebbe infattibile per l’artigiano commercializzare il prodotto e capirete bene perché! 
Le motivazioni sull’uso di nitriti consistono unicamente nella sicurezza per il produttore e nel vantaggio economico! Di avere sempre un prodotto di colore standard anche dopo una conservazione non ottimale.

Per esempio, i nitriti consentono di produrre salumi utilizzando scarti di lavorazione, come le rifilature dei prosciutti, acquistati da diversi salumifici. Le condizioni igieniche di queste materie prime obbligano l’utilizzo di nitriti, visto che il rischio di contaminazione batterica è elevatissimo.

I nitriti (E249, E250) e i nitrati (E251, E252) sono sostanze naturalmente presenti negli alimenti animali, vegetali e nell’acqua.
Ma come detto, vengono aggiunti come additivi a insaccati, prosciutti, wurstel, carni in scatola e altri prodotti a base di carne, pesci marinati e a volte anche in prodotti caseari.
I nitriti e i nitrati sono sali di azoto: i primi si ottengono da acido nitroso e i secondi da acido nitrico. 
La differenza fra nitriti e nitrati è insita in un solo atomo di ossigeno (uno in più per i nitrati). Il nitrato di sodio è il composto dell’azoto più diffuso sulla terra, anche in depositi di origine biologica (il guano). Queste sostanze vengono assunte anche tramite l’acqua e le verdure concimate con preparati a base di azoto. I vegetali usano infatti i nitrati per sintetizzare gli elementi fondamentali alla loro crescita, in presenza della luce solare. Per questa ragione i vegetali coltivati in serra o esposti limitatamente alla luce contengono più nitrati di quelli provenienti da colture non intensamente concimate e colti al momento di giusta maturazione. Gli alimenti vegetali che racchiudono più nitriti e nitrati sono le bietole e il sedano, seguiti dalle rape e dagli spinaci. 
Il contenuto in nitrati è cospicuo (fino a 2700 mg per kg di prodotto), mentre il contenuto di nitriti è piuttosto basso (6 mg per kg per le bietole, 2,7 per gli spinaci, meno di 1 mg per kg per gli altri vegetali). Ma come spesso accade, la natura neutralizza da sola le sostanze potenzialmente pericolose. Infatti gli alimenti contenenti molti nitrati posseggono anche molta vitamina C, che allontana il pericolo che essi vengano trasformati in nitrosammine!
Il motivo dell’uso  di queste sostanze tossiche? Come già accennato preservare il colore rosso della carne e abbattere la carica batterica della medesima.

I nitriti e i nitrati, quindi, non vengono usati come semplici conservanti, per il cui scopo il dosaggio sarebbe di gran lunga minore, ma soprattutto come coadiuvante tecnologico per alterare artificialmente la qualità dei prodotti (più di tutto il colore delle carni).
Paradossalmente, il consumatore vuole acquistare salumi  di colore rosa, il colore della carne. Qualunque produttore che non usa nitriti  offre insaccati il colore naturale della carne,cioè un pò più sul marroncino      
C’è da dire che i Nitrati di per sé sono innocui, ma in particolari condizioni (calore, batteri, lunga conservazione) possono trasformarsi in nitriti (questo è il motivo per cui i cibi conservati con nitrati non andrebbero scaldati). Per arrestare la trasformazione da nitrati a nitriti si possono aggiungere sostanze (come la vitamina C, il succo del limone) che, ostacolando comunque la crescita dei microrganismi, impediscono o ritardano la trasformazione di nitrati in nitriti.
Perché si usano i nitrati nella conservazione? Perché se il tasso di batteri sale vengono trasformati in nitriti fungendo così da “scorta di conservante” inoltre, poiché lentamente si trasformano in nitriti, permettono di conservare più a lungo il prodotto.
La loro elevata tossicità, superiore a quella di qualunque altro additivo, e’ stata ampiamente comprovata dalla scienza, e nessuno e’ riuscito ad affermare il contrario. Tuttavia essi non sono stati banditi in nessun paese del mondo
Nessun governo ha infatti la volontà di colpire gli interessi delle grandi multinazionali della carne e salumifici, che continuano ad accumulare profitti a discapito della salute di miliardi di esseri umani, soprattutto dei ceti piu’ poveri che fanno grande consumo, nell’alimentazione quotidiana,  salumi ed affettati ,martadella ,wuster,e cibi in scatola. Inoltre, viene lasciato che molti produttori di insaccati scrivano sulle confezioni dei loro prodotti la dicitura ‘senza additivi aggiunti’ allo scopo di ingannare i consumatori sulla genuinità dei loro prodotti e raggirare i consumatori ignari della loro  pericolosità.

Ma perché così tossici per la salute dell’uomo? I nitriti in ambiente acido, particolarmente nello stomaco, vengono convertiti in acido nitroso il quale legandosi alle ammine da origine alle nitrosammine, composti dimostratesi cancerogeni! Infatti il consumo di insaccati con conservanti è una della cause accertate di cancro allo stomaco.
Consumare carni lavorate e insaccati aumenta del 29% il rischio di sviluppare il cancro alla vescica: a suggerirlo uno studio pubblicato  dai ricercatori del National Cancer Institute di Rockville (Usa) guidati da Amanda Cross, da questi studi è emerso che a fare la differenza sarebbe il quantitativo di nitriti e nitrati contenuti nelle carni processate.
Infatti, soggetti che tramite l`alimentazione assumevano la più alta quantità di nitriti (da tutte le fonti e non solo da carne e insaccati), così come quelli la cui dieta prevedeva l`assunzione elevate quantità di nitrati e nitriti dalle carni lavorate hanno fatto registrare un rischio di sviluppare il carcinoma della vescica maggiore del 28-29% rispetto a coloro che ne consumavano quantità più basse
Ed ancora, il consumo di insaccati conservati con nitriti può ridurre le funzioni respiratorie del 3%, una sensibile compromissione che potrebbe avere preoccupanti effetti in soggetti che presentano già patologie anche leggere come le bronchiti asmatice
Inoltre, i nitriti si legano all’emoglobina ossidandola a metaemoglobina, riducendo quindi il trasporto di ossigeno ai tessuti. Questa circostanza è particolarmente pericolosa per i neonati (che assorbono una maggior quantità di nitriti).
Vediamo in maniera semplice ciò che accade nell’apparato digerente. Le ghiandole salivari secernono tiocianato che catalizza la trasformazione da ammine in nitrosammine grazie ai nitriti presenti; lo stomaco secerne acido ascorbico (vitamina C) che invece è un inibitore della trasformazione. Da quanto detto si potrebbe pensare che se il rapporto nitriti/acido ascorbico fosse favorevole non ci sarebbe pericolo; tuttavia, se è vero che i nitriti non si convertirebbero in nitrosammine, sarebbero convertiti dall’acido ascorbico in acido nitrico che è stato documentato essere in vitro un potente agente mutageno.
In aggiunta anche i Nitrati (una percentuale variabile fra l’1 e il 5%) viene convertita comunque in nitriti. I nitrati introdotti nell’organismo e assorbiti dall’intestino tenue vengono per la maggior parte catturati dalle ghiandole salivari e secreti in bocca; i batteri del dorso della lingua (notate come una cattiva igiene orale peggiori la situazione) ne trasformano circa il 25% in nitriti che poi passano nello stomaco. Visti questi numeri si può grossolanamente affermare che i nitriti sono 20 volte più pericolosi dei nitrati. Non a caso esistono appositi limiti di legge. I nitriti possono essere aggiunti con una dose massima di 150 milligrammi per chilo (mg/kg), e alla vendita non possono superare un residuo di 50 mg/kg. I nitrati possono essere aggiunti fino a 300 mg/kg, con un residuo massimo alla vendita di 250 mg/kg. Nei prodotti conservati con nitrati viene aggiunta anche vitamina C (E301) che ha la funzione di rallentare la trasformazione del nitrato in nitrito”
Il mio consiglio? selezionate scrupolosamente leggendo l’etichette, privilegiando l’assenza di nitriti (ma anche di altre sigle sospette, voglio ricordarvi degli altrettanto temibili polifosfati). 
Se molte persone cominceranno a bandire il consumo di questi prodotti altamente nocivi anche le vendite diminuiranno, e le aziende saranno costrette a migliorare la qualità dei prodotti eliminando i conservanti nocivi dagli insaccati e dalle carni in scatola. Produrre salumi senza conservanti è possibile, i nostri antenati lo hanno fatto per secoli e tutt’ora molti piccoli produttori producono salumi in modo tradizionale, usando solamente conservanti naturali: sale, pepe e aromi naturali(polvere di peperone,peperoncino,finocchietto selvatico,coriandolo,ecc.ecc.
Mangiare salumi che non siano dannosi per la salute si può, basta far girare questa informazione e rifiutare salumi con conservanti. Se la domanda di prodotti sani aumenterà, i produttori si adegueranno molto in fretta!
 Ricordiamoci che siamo noi a stabilire come un produttore deve produrre. Per saperne di più visita il sito:

 http://www.fiordisalumi.it/italian/chi_siamo.shtml

Sono in Arrivo I Polletti alla Diossina

Anche l’estate prossima più di qualcuno, ignaro, consumerà Polletti al girarrosto, ma stavolta potranno esserci anche quelli  conditi alla Diossina.
Si, perchè devi sapere che tutti i Poletti invenduti nel periodo autunnale, invernale e primaverile vengono congelati per poi essere cotti al girarrosto durante le serate estive e non solo.
I Polletti in questione non sono altro che lo scarto dei vari allevamenti industriali. Cosa intendo per scarto?  Ti spiego.   
   
Ogni mattina nel loro giro di controllo nei capannoni, per gli addetti ai lavori, quei Polletti che risultano avere delle patologie tipo: “rotture di arti“, “broncopolmonite“,  “malattie varie“, ecc,ecc    vengono destinati alla macellazione e congelazione per poi essere immessi al consumo nel periodo estivo principalmente mediante cottura al girarrosto.  
Ecco perchè sostengo che una parte di Polli e Polletti alla Diossina verranno congelati o sono stati già congelati e saranno commercializzati per essere utilizzati al girarrosto  insaporendoli con spezie dall’aroma accattivante per  conquistare l’interesse del consumatore ignaro di quello che c’è dietro e che gli viene rifilato come buono e saporito.
Libera i polli dalle carceri  non acquistando più quelli di batteria e tutto ciò non avverrà più.
Io ho liberato i maiali dalle carceri e li ho fatti diventare liberi porci per il loro benessere e per il bene della nostra salute.
Se vuoi saperne di più  sui porci liberi visita il sito :  http://www.fiordisalumi.it/italian/chi_siamo.shtml
Saluti Nandino

Chi mi assicura che non stò acquistando Salumi alla Diossina?

Ciao dovevo parlarti dei polletti che si usano al girarrosto ma visto l’allarme diossina voglio fare qualche considerazione in merito.

Sono  trascorsi 5/6 mesi da quando la ditta produttrice di mangimi sapeva che il suo mangime era contaminato alla diossina e nonostante tutto è stato venduto  agli allevatori di maiali e polli, che inconsapevolmente hanno prodotto carne  contaminata.
La carne di suino è stata regolarmente importata in Italia, principalmente dalla Germania, fino a quando non è stato reso noto dai mezzi di informazione lo scandalo e forse ancora oggi questa carne è  in vendita.
Chi mi garantisce con certezza che coloro che hanno fatto i salumi  in tutto questo tempo non hanno fatto i salumi  con carne alla diossina?
Dato che per legge non è obbligatorio la tracciabilità della carne suina, allo stato attuale non sappiamo quella che consumiamo da dove viene, e quante analisi sono state fatte su di essa.
Sì, è vero, ogni esercente che vende carne di suino afferma che lui si rifornisce da un produttore fidato, ma chi si fida di quei  produttori/fornitori fidati in Italia ?.
Come possiamo escludere la possibilità che in commercio non ci siano salumi alla diossina di produttori/fornitori per così dire, fidati ?
E chi mi assicura che tali salumi non siamo mascherati dall’uso dei conservanti per nascondere la diossina ?
Allo stato attuale siamo impotenti.
Ecco perchè io ti consiglio sempre di leggere le etichette, ma purtroppo in questo caso anche se tu leggessi le etichette non potresti sapere cosa compri in quanto non esiste regolamento per l’etichettatura della carne suina e tanto meno per i salumi.
Se vuoi saperne di più visita il sito:http://www.fiordisalumi.it/italian/chi_siamo.shtml
Liberiamo i maiali dalle carceri facendoli diventare liberi porci.
Nandino il Contadino

Con che Carne sono ottenuti gli Hamburger e cosa contengono? Seconda Parte

Come  ho scritto nella prima parte del post precedente gli hamburger vengono ottenuti con carne di vacche di scarto, con nessuna tracciabilità della carne utilizzata, quindi nell’ etichetta non troverai riportato carne di vacche di scarto ma al massimo carne di bovino adulto.

Diciamo che questo non sarebbe un grosso problema, il problema serio è su quanti residui dannosi contiene la carne delle vacche di scarto e mi pongo un adomanda : “E se sono state nutrite anche con mangimi alla diossina?”.
Ma la cosa certa è  che a questi poveri animali  sono stati sommistrati una quantità enorme di antibiotici e farmaci vari durante la loro carriera di macchine produttive, quindi come dicevo prima, la loro carne è piena di residui.
Per rendere tale carne visibilmente gradevole e per camuffare tutti i residui, usano gli additivi chimici  ovvero conservanti, coloranti ,emulsionanti, acidificanti, correttori di sapidità, ecc.ecc.ecc.
Il consiglio che sento di darti è di non comprare mai hamburger già pronti (specialmente se industruli), ma quelli che vengono  preparati (se possibile) in tua presenza, scegliendo il pezzo di carne preferito, fartelo tritare, condire e preparare.
Ricorda che la salute è un bene prezioso specialmente quella dei bambini,“difendila”.
Basta poco.Saluti Nandino il Contadino.
Se desideri saperne di più visita la pagina del sito

Con che Carne sono ottenuti gli Hamburger e cosa contengono? Prima Parte

Salve, Nell’ Augurarti un Sereno Anno Nuovo, cercherò di aiutarti per quelle che sono le mie conoscenze in materia di alimentazione a farti star meglio informandoti  su ciò che alcuni cibi in commercio nascondono o meglio quello che di dannoso contengono per la nostra salute e che purtroppo inconsapevolmente compriamo non avendo l’abitudine di leggere le etichette, o meglio ci fanno comprare bombardandoci con pubblicità ingannevoli.

Ma veniamo all’argomento degli Hamburger che come ti avevo promesso prima delle festività avremmo approfondito, per farti sapere con quale tipo di carne si ottengono e cosa contengono.
La carne  usata è di “Vacche di Fornitura”. Si hai capito bene, il termine col quale si indica le bestie dalle quali si ottiene la carne per gli Hamburger  è “Vacche di Forniture” che vuol dire vacche di scarto o di fine carriera.
Ma il bello è  che i nostri Nonni questi animali non li mettevano in commercio, al massimo la  loro carne quando poteva essere usata, come cibo, veniva venduta in locali comunali “chiamati spacci di bassa macelleria” sotto il controllo dei vigili durante tutta la fase di vendita e ogni consumatore ne poteva acquistare una quantita  limitata  con la raccomandazione di bollire la carne prima del consumo per eliminare eventuali cariche batteriche in quanto proveniente da animali affrebbrati o che avevano subito trattamenti sanitari.
Come hai potuto capire si tratta di carne che non dovrebbe andare nella catena alimentare, ma gli interessi in termini di utili sono enormi, quindi  nessuno  se ne frega se tu ti ammali.
Come puoi ben capire vengono prima i soldi dopo Tu e  i Tuoi Bambini. Nel prossimo post  approfondiremo ancora di più l’argomento.
Pensa a quanti trattamenti una vacca di fine carriera riceve e quanti residui la sua carne contiene e poi…….????
C’è qualcuno  che anni fà ha scelto di ribellarsi a questi scempi.
Saluti Nandino il Contadino che ha scelto di liberare i maiali dalle carceri :

NonFartiAvvelenare www.fiordisalumi.it: Auguroni da Nandino il Contadino

NonFartiAvvelenare www.fiordisalumi.it: Auguroni da Nandino il Contadino: “Voglio Augurarti un Anno Nuovo che Ti porti ,Tanta Pace,Serenità,Felicità,Prosperità,Solidarietà e Tanta, Tanta,Tanta Buona Salute(che è poi quella che ci permette di realizzare i  nostri sogni e desideri).Regala sempre un sorriso perchè un sorriso non Ti costa niente ma dona gioia a chi lo riceve.Saluti da Nandino